lunedì 7 novembre 2011

Il riscaldamento globale è acqua passata



“Prima di riportare una sintesi di un articolo di David Rose per il The Mail on Sunday, che prende spunto da un’intervista con la Prof.ssa Curry, vorrei ribadire alcuni semplici fatti relativi alla situazione del Global Warming, che forse non sono ancora stati recepiti correttamente. Coloro che si ribellano alle conclusioni poco scientifiche dell’IPCC e dei loro sottogruppi di ricerca (i cosiddetti “scettici”) dicono espressamente le seguenti cose:
1) La CO2 sta effettivamente aumentando per effetto dell’uomo, ma non è assolutamente provato che questo aumento sia negativo per l’umanità per i valori attuali e quelli preventivabili per il prossimo futuro.
2) Non dicono assolutamente che bisogna continuare a produrla, ma asseriscono soltanto che non è assolutamente provata la correlazione con la temperatura.
3) Dichiarano che le variazioni di temperatura che si manifestano in “salite” e “discese” dipendono probabilmente da altri fattori, legati alla radiazione solare, alla formazione delle nuvole, ai cicli atmosferici e ai cicli oceanici, ancora troppo poco conosciuti.
4) Vogliono soltanto che non si prenda per verità assoluta una visione basata su incertezze e modelli di dubbia credibilità, ma che si allarghi il discorso verso un’analisi globale ben più ampia e articolata.

Lo scienziato che dice che gli scettici hanno completamente torto è stato accusato da una collega di aver nascosto la verità al pubblico.
di David Rose
(Testo originale qui: Mail on Sunday, 30 October 2011)

La ricerca che, secondo le parole del Prof. Muller, “prova che non dovrebbero più esistere scettici nel futuro” è stata salutata dalla stampa mondiale come lo studio scientifico che pone fine, una volta per tutte, alla disputa sul Riscaldamento Globale.
Il prof. Richard Muller dell’Università di Berkeley in California e i suoi colleghi del progetto Berkeley Earth Surface Temperatures (BEST) hanno affermato di aver dimostrato che il pianeta si è riscaldato di circa un grado a partire dal 1950 e che la temperature continua ad aumentare.
Pubblicato la scorsa settimana in vista del Summit sul clima delle Nazioni Unite del prossimo mese a Durban, Sud Africa, il loro lavoro è stato citato in tutto il mondo come evidenza inconfutabile che solo le misure più stringenti atte a ridurre le emissioni di anidride carbonica possono salvare la civilizzazione come noi la conosciamo.
Questa risoluzione è stata accolta e divulgata in modo acritico da commentatori e reporter della BBC e da altri media sia inglesi che americani.
Il Washington Post ha detto, in particolare, che lo studio del progetto BEST ha concluso la disputa sul Cambiamento Climatico e ha mostrato come chiunque rimanga scettico stia commettendo una “cinica frode”.
Oggi, però, The Mail on Sunday rivela che un membro importante del team del prof. Muller, lo ha accusato di tentare di ingannare il pubblico nascondendo il fatto che la ricerca del BEST ha mostrato che il Global Warming è ormai terminato da tempo.
La Prof.ssa Judith Curry, presidente del Dipartimento delle Scienze Atmosferiche e Terrestri del prestigioso Georgia Institut of Technology, ha detto che la conclusione del prof. Muller riguardo al fatto che gli scettici sono completamente in errore, è esso stesso un “enorme errore”, senza alcuna base scientifica.
Curry è una dei più apprezzati climatologi con più di trent’anni di esperienza e secondo nome tra gli autori di ben quattro lavori di ricerca di BEST. I suoi commenti, rilasciati durante un’intervista a The Mail on Sunday, accenderanno sicuramente un furioso dibattito accademico. Essa dice che questo “affare” deve essere confrontato con l’ormai celebre scandalo del “Climategate” di circa due anni fa.
Come i famosi email della East Anglia University, anche BEST sembra aver cercato di nascondere volontariamente l’inconsistenza del Global Warming.
Infatti, la prof.ssa Curry dice che i dati del progetto di cui fa parte non mostrano nessun aumento della temperatura a partire dalla fine degli anni novanta. E prosegue: “Non vi è nessuna base scientifica per dire che il Riscaldamento Globale stia continuando. Volerlo imporre è un segno di svalutazione della credibilità dei dati, cosa veramente miserevole”.
Tuttavia, il Prof. Muller non ha voluto ammettere subito che la Prof.ssa Curry avesse ragione e ha continuato a dire che il Ricaldamento Globale sta aumentando. Sfortunatamente per lui, però, la Globaal Warming Policy Foundation ha pubblicato un grafico sulla temperatura media degli ultimi dieci anni, estratto proprio dai dati del progetto BEST, che mostra senza ombra di dubbio che l’andamento degli ultimi dieci anni è assolutamente piatto, sebbene il livello della CO2 nell’atmosfera sia aumentato costantemente.
Curry dichiara che questa evidenza si scontra con ciò che i modelli climatici ufficiali prevedono, in quanto essi si fondano proprio sulla assoluta correlazione tra CO2 e temperature. I risultati del BEST non segnano per niente la fine del scetticismo e dire questo è un errore madornale del Prof. Muller.
Oltretutto, Curry aggiunge: “Il fatto di nascondere la verità sulla fermata del Riscaldamento Globale offre spunto agli scienziati che non credevano agli scettici, di considerare molto più seriamente i loro argomenti. Probabilmente riprenderanno a studiare altri fenomeni come le nuvole, i cicli naturali della temperatura e la radiazione solare, come avrebbero dovuto fare da parecchio tempo”.
Alla fine il Prof. Muller ha fatto un piccolo passo indietro, ammettendo che effettivamente la temperatura non è più salita negli ultimi tredici anni. Tuttavia, conclude che questa inattesa fermata della temperatura “potrebbe” non essere statisticamente significativa.
La Prof.ssa Curry si è detta sconcertata da questa ambigua dichiarazione.
Il Prof. Ross McKittrick, un esperto di climatologia statistica della Guelph University dell’Ontario ha calcato la mano: “Non si può cercare la significatività statistica in un andamento piatto, ma solo nei casi di cambiamento di tendenza”.
Gli studi di ricerca del BEST devono passare le regole di pubblicazione consuete per qualsiasi lavoro scientifico. In particolare, devono subire l’analisi di “referee” (arbitri) esterni. Tuttavia, prima ancora che i lavori fossero accettati, il prof. Muller ha voluto sbandierare i suoi personali convincimenti senza prima discuterne con i suoi coautori.
Curry dice che ciò è stato fatto per fare un blitz poco prima dell’inizio del Summit sul clima, cosa assolutamente non etica e da considerare un vero sabotaggio delle regole scientifiche di pubblicazione dei risultati”.
Fonte: Vincenzo Zappalà, “Riscaldamento Globale: mai così eticamente in basso”

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