domenica 8 novembre 2009

Adolf Eichmann, L'uomo senz'anima


L’UOMO SENZ’ANIMA

DER SEELENLOSE MANN

Un omaggio a Hannah Arendt e Primo Levi

Che tipo di persona era Adolf Eichmann (1906-1962) in gioventù? Cerco di scoprirlo esaminando una serie di estratti da un’immaginaria corrispondenza con il suo amico ebreo Mischa Sebba. La prima, ipotetica, lettera risale al 1927, quando Adolf aderì ad una formazione paramilitare fascistoide (la Frontkämpfervereinigung). L’ultima è del 1932 ed è stata spedita alcuni mesi prima di lasciare il posto di dirigente di una filiale austriaca della Standard Oil di Rockefeller – che rimase partner commerciale della I.G. Farben (quella del Zyklon B) fino al 1942 –, per dare man forte ai Nazisti. Vorrei illustrare nel modo più plausibile possibile la miscela di narcisismo, messianismo e misantropia che alimenta la mentalità del fanatico, una terribile minaccia che, sospetto, si acuirà negli anni a venire.

11 settembre 1927

“Odio il mondo, lo odio. E detesto la gente. La gente se ne frega, non ascolta, mente e perseguita gli innocenti. Io invece ascolto, m’interesso agli altri e non odio gli innocenti, li amo, perché li capisco. Mi sento intrappolato, Mischa, invischiato in una ragnatela di paura, falsità, illusioni e conformismo. Ti confesso che a volte piango scrivendoti. Mi hanno incastrato, mi hanno infettato con la loro ipocrisia piccolo-borghese, il loro perbenismo di facciata, la loro ignoranza ed apatia. Mi tolgono l’aria per respirare, non lasciano spazio a chi è buono, a chi vuole evolvere verso più alte forme di esistenza. Non sono cattivi di natura, ma non vogliono essere innocenti e tolleranti. Se incrociassi Gesù gli direi che quel “perdona loro perché non sanno quello che fanno” era una fesseria completa (totaler Unsinn, nell’originale). Lo sanno bene, eccome, quel che fanno e un Messia dovrebbe aprire gli occhi di fronte alla realtà. Servono verità, non false speranze, e le verità si raggiungono con la logica. La logica si occupa del tutto, dell’interezza. La logica è puro bene, perché non può ferire. Le pietre feriscono, le persone feriscono e così le parole. La logica no. La logica è vera ed è buona e per questo può cambiare il mondo. Se A = B e B = C, allora A = C. Non si scappa. Niente ha un senso se non glielo diamo e l’unica cosa che possa dare un senso al resto è la logica, appunto. Questo è un mondo dove c’è troppo poco idealismo, e quel poco che c’è non si appoggia alla logica e finisce per pervertire la Verità. Un idealista non è solo uno che crede nell’idea e che conduce una vita moralmente impeccabile, è anche e soprattutto qualcuno che vive per quell’Idea, con passione, e per questo è disposto a sacrificare tutto ad essa, inclusa la sua stessa vita. Ma i suoi sentimenti e le sue emozioni non debbono avere la meglio sulla logica, non devono interferire con le sue azioni o entrare in conflitto con l’Idea. Secondo me la cosa migliore da fare sarebbe inserire gli idealisti in un sistema che realizzi un perfetto coordinamento (Gleichschaltung). Serve cioè un apparato (Apparat) che operi logicamente, che lavori secondo un programma razionale in grado di liberare la gente dalle sue gabbie di menzogne e meschinerie. Un apparato che non consenta enunciati contradditori, che smascheri chi inganna il prossimo e lo esponga al giudizio altrui. Un apparato che vagli tutte le informazioni disponibili e fornisca una risposta, unica e vera. Potrebbe essere una macchina, oppure un leader moralmente integro, di condotta esemplare, personificazione della nostra eredità ancestrale (Ahnenerbe), che dedichi la sua vita alla Verità, alla Purezza ed all’Innocenza, in nome del Bene Collettivo. Solo così la Nazione Germanica potrebbe rinascere dalle sue ceneri, come una Fenice”.

11 Marzo 1929

“Sai, Mischa, non capisco perché l’odio goda di questa cattiva fama. Se ci pensi è logico amare gli innocenti ed odiare il male. È sbagliato uccidere chi è malvagio e si rifiuta di ascoltare la verità? Naturalmente la mia è una provocazione, ma non è un po’ come rimuovere un cancro? Una cellula sana che uccide una cellula malata non è omicidio, è un atto di eroismo. È meglio prevenire che curare, evitare la metastasi con ogni mezzo. Se il bene non è libero di odiare il male, le cose non cambieranno mai. Questo è un odio buono, costruttivo, pacifico, che produce armonia e scarica il senso di ingiustizia e risentimento, lo smaltisce. Non deve necessariamente condurre alla violenza, se l’oggetto dell’odio riconosce i suoi errori ed impara la lezione. In fondo è come un sistema immunitario che aiuta a curare la mente dalle menzogne e dalla negatività. Un sistema immunitario non può essere cattivo, però distrugge i nemici del corpo. Chi non ha un sistema immunitario muore. Per vivere bisogna distruggere il male e questo non ci rende malvagi: uccidere dei batteri non ci trasforma in batteri; semmai il contrario. Dunque, in realtà, ciò che rende malvagi è non distruggere il male. Un Apparato che impieghi la logica per risolvere i problemi collettivi non può perciò essere malvagio; né lo possono essere le sue leggi. Sicuramente un riesame critico della storia umana dimostrerebbe che chi lavora con numeri ed oggetti ha incrementato il benessere di tutti, quasi senza eccezione. La confusione è il vero nemico; gli intrugli, le mescolanze razziali (Rassenmischungen). L’ordine esige separazioni, confini, distinzioni nette. Solo quel che è misurabile e classificabile ha valore. È una Legge Universale. L’Umanità è un’astrazione: ci sono solo gruppi di affini (Artgenossen Gemeinschaften), separati e diversi, quantificabili. Le volontà dei singoli si fondono nel carattere nazionale (Nationalcharakter) che trova la sua massima espressione in un Führer che porta a compimento il destino di un Popolo e di una Nazione. Esiste certamente un modo per dimostrarlo matematicamente. Se fosse stato fatto prima non saremmo qui a discuterne. Concorderemmo tutti sul fatto che, ad esempio, l’imperativo kantiano è incompleto: non basta che il principio della mia volontà debba poter diventare il principio di leggi generali; uno deve anche agire come se il principio delle sue azioni fosse il medesimo del legislatore del suo paese. Altrimenti è l’anarchia. E poi lo stesso Kant diceva che bisogna sempre obbedire al proprio sovrano. Ma si sa che Kant era troppo legato al Dio biblico, che è una pessima caricatura dell’unico vero Ente, la Sorgente di ogni Significato, il Puro Spirito che è Pura Logica e che abbraccia l’Universo, regolando tutto con il suo Ordine, il Fato. Molta gente è troppo indolente, ignorante e stupida per capirlo, e bisognerebbe costringerla a liberarsi dalle proprie superstizioni. La Nazione Germanica ha bisogno di qualcuno che si assuma questo compito. Un giorno ti risveglierai, Germania! (Eines Tages wirst Du aufwachen, Deutschland!)”

7 luglio 1932

“Qualche tempo fa ho parlato di ceneri. Ti ricordi quella sera all’osteria, con Sven? La Germania che risorge dalle ceneri. Ho pensato molto alla funzione del fuoco e della cenere, nella mitologia e nella realtà fisica. È legata all’idea di purificazione. Tu purifichi qualcosa quando separi due elementi di una miscela. L’inverso si chiama contaminazione: quando prendi due cose che non dovrebbero stare assieme e le mischi. La salute di un essere umano e quella di una Nazione richiedono purificazioni. La vita stessa si basa su questo processo. Per bere l’acqua di mare bisogna farla evaporare. Il mio fegato e i reni filtrano, purificano il mio corpo, che poi espelle le impurità. Non c’è ordine senza purificazione, non c’è vita senza di essa. Dunque se vogliamo più vita dobbiamo ottenere più purezza e bandire le contaminazioni. La contaminazione porta solo miseria, malattia e morte. Questo vale anche per la natura, per il corpo sociale e per la morale. Mens sana in corpore sano, dicevano i Romani. Questo vuol dire che la gente malvagia va separata da quella buona. Non si devono mai incontrare. Soprattutto perché gli innocenti sono puri e i malvagi amano contaminare gli innocenti, per invidia o per istinto. Specialmente le donne, quando pretendono di decidere tutto loro. Questa è una società lurida, contaminata, impura. Se non faremo qualcosa non rimarranno altro che impurità. Purtroppo la morale convenzionale, illogicamente (è quasi superfluo dirlo), blocca quelle che Nietzsche chiama le “grandi crisi di selezione e purificazione”, a partire da quella biologica. Questa stupidità ci porterà alla distruzione ed all’estinzione. La logica può salvarci, perché purifica tutto e può rendere questo mondo perfetto, com’era un tempo. È come la cenere che purifica l’acqua sporca, la cenere dalla quale rinasceremo. La logica dice che se qualcuno ha un tumore non gli si può imporre di curarsi, ma se invece ha una malattia infettiva, è una minaccia per tutti e va isolato. Una parte della popolazione è, a tutti gli effetti, un virus e bisognerebbe prendere delle misure appropriate per neutralizzarlo. Dovremmo vivere in un Sistema che faccia ragionare la gente in modo che per la prima volta nella Storia tutti siano d’accordo su qualcosa. E chi non è d’accordo, mi chiederai? La logica non mente e potrebbe segnalare chi non ragiona correttamente. Così si potrebbe rieducarlo al rispetto, alla lealtà, all’innocenza. La logica e la verità li renderanno liberi dal peccato e dall’errore. Lo so cosa penserai, che molti non saranno d’accordo. Ma la logica è un processo integrale, non si possono ignorare certe conclusioni solo perché sono impopolari. Si corre il rischio di demolire l’intero sistema. Inoltre la pura razionalità è perfettamente imparziale e moralmente intangibile. Quindi le eventuali obiezioni sarebbero capziose per definizione. Sarei pronto anche a morire per un governo degli uomini e delle anime che fosse in sintonia con la Verità e l’Innocenza, con la vera Logica. Per fortuna il suo avvento è prossimo. Penso proprio che il signor Hitler sia un dono del cielo (Himmelsgabe)”.

Questa lettera conclude la corrispondenza tra i due amici, che apparentemente non sentirono più l’esigenza di rimanere in contatto.

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